Come la maggior parte di noi sanno, tra le principali cause di insorgenza di tumore, c’è l’alimentazione e stili di vita scorretti. La Lega Italiana per la lotta ai tumori, infatti, afferma che il 30% dei tumori è causato da un’alimentazione sbagliata.
Secondo i dati del OMS in tutto il mondo più di un terzo della popolazione ammalata di cancro avrebbe potuto evitare la malattia se negli anni precedenti si fosse alimentata in modo corretto.
Ormai da diversi anni si parla spesso di “cibi anticancro”, alimenti che contengono sostanze benefiche in grado di proteggere e prevenire alcune forme particolari di tumore (colon-retto, seno, prostata, pancreas e fegato).
La maggior parte di queste sostanze riescono, in particolare, a contrastare i famosi “radicali liberi” che danneggiano il DNA e aprono la strada all’insorgere della patologia tumorale.
Quali sono, in parte, questi cibi di cui tanto si parla e che sono oggetto di numerosi studi scientifici che ne hanno dimostrato le qualità preventive nei confronti dei tumori? Senza andare troppo lontano, molte delle risposte arrivano, come sempre, dalla nostra Madre Terra Sicilia, dove nascono ottimi rappresentanti di questa categoria di “cibi anticancro”, alcuni unici al mondo, vediamo quali.
Partendo dalla Sicilia settentrionale troviamo alcuni dei grani antichi siciliani, come il grano di Timilìa (Tumminìa), Russello (che troviamo anche in altre parti del territorio siciliano) e Nero delle Madonie. Questi rappresentano tutti quei grani che non sono stati modificati dall’uomo. Vengono lavorati con la macinazione a pietra, una tecnica in grado di preservare intatti i nutrienti presenti nel germe, anima del chicco, ricco di sali minerali, aminoacidi, vitamine, e fibra.
Le fibre migliorano il transito intestinale e diminuiscono la concentrazione di sostanze cancerogene in questo organo per cui prevengono la formazione di tumori al colon. Da questi pregiatissimi grani ne derivano le corrispondenti farine con cui si preparano pasta, pane e derivati.
Pasta che, ad esempio, si può preparare con il pomodoro fresco, pilastro della nostra amata cucina siciliana. Una varietà è il pomodoro Siccagno che si differenzia dalle altre per la tecnica di coltivazione senza l’utilizzo dell’acqua, viste le condizioni di scarsità dell’entroterra madonito, luogo da cui ha origine. Ha proprietà nutrizionali tipiche del pomodoro, ricco in beta carotene e antiossidanti.
I carotenoidi possiedono la capacità di annientamento dei radicali liberi che danneggiano il DNA e sopprimono la proliferazione delle cellule maligne; inoltre il licopene, presente in gran quantità nel siccagno, è un potente antiossidante che viene rilasciato a cottura.
Se ci spostiamo in Sicilia orientale, dal rosso pomodoro passiamo al viola del cavolfiore violetto, vegetale tipico della cucina catanese, ricco di antociani. Come tutte le brassicacee, inoltre, è pieno di composti glucosinolati che proteggono le cellule dai danni provocati dai cancerogeni e ostacolano lo sviluppo dei tumori, soprattutto alla vescica, al seno, al polmone, al colon-retto e alla prostata.
Rimaniamo in zona, ma cambiamo nuovamente colore: troviamo l’arancione degli agrumi, e in particolare Le Arance rosse di Sicilia, varietà di arance ad indicazione geografica protetta che oltre al limonene, sostanza in grado di stimolare le cellule del sistema immunitario a combattere il cancro presente in tutti gli agrumi, contengono più antocianine, potente antiossidante con un’importante funzione preventiva, in quanto favoriscono la disintossicazione dell’organismo (particolarmente utili nel prevenire i tumori all’esofago e al fegato).
Continuiamo il nostro viaggio e ci dirigiamo più a sud, dove troviamo la cipolla di Giarratana, con il suo sapore dolce, caratterizzata dalla presenza di polifenoli come la quercitina che contrastano gli effetti dei cancerogeni.
Nei dintorni non si può non fare una capatina a Modica, conosciuta in tutto il mondo anche per il suo cioccolato fondente, caratteristico per la tecnica di lavorazione a freddo, che preserva tutte le caratteristiche organolettiche, tra cui il contenuto in polifenoli, antiossidanti in grado di contrastare la crescita tumorale.
A sud, Pantelleria, la perla nera del mediterraneo, ci offre i suoi capperi che contengono numerose sostanze che abbiamo già citato prima come i flavonoidi (quercetina e kaempferolo), i biflavonoidi e gli isotiocianati. In particolari i biflavonoidi contenuti nella pianta e nel frutto hanno capacità antinfiammatorie in gradi di inibire il fattore NF-kB (l’attivazione aberrante dell’NF-κB è frequentemente osservata in molte forme tumorali).
Arriviamo ad Ovest, nel trapanese dove troviamo L’Aglio rosso di Nubia, ingrediente base di numerose ricette. Come le cipolle è caratterizzato da composti solforati, allicina e alliina efficaci, sopratutto, contro i tumori gastrici.
Non poteva mancare, per terminare il nostro viaggio alla scoperta dei cibi con proprietà antitumorali, il vino.
Il vino, in Sicilia, è ovunque, ogni provincia ha la sua specialità: Agrigento, Messina, Catania, Trapani e Palermo annoverano vini di ottima qualità, gusti diversi ma con un unico denominatore, il Resveratrolo.
Contenuto nella buccia e negli acini dell’uva, è un polifenolo efficace nei tumori al seno, colon ed esofago.
Utilizzando questi cibi, combinandoli tra di loro, è possibile sempre preparare interi menu per pranzi e cene, dall’antipasto, al vino fino al dolce, che abbiano come protagonisti cibi made in Sicilia che aiutano la prevenzione di una delle malattie più diffuse dei nostri tempi.