Tra le fessure dei muri a secco, sopra i tetti bianchi a cupola dei dammusi nasce spontanea la pianta del cappero con le sue foglie verdi e i suoi fiori bianchi.
Cresce spontanea grazie al terreno vulcanico e al clima caldo e si diffonde attraverso il vento che non lascia mai Pantelleria, la perla del mediterraneo.
Non tutti sanno che il cappero non è il frutto bensì il bocciolo della pianta, ma da sempre è lui il protagonista dell’insalata pantesca o del pesto da gustare spalmato nel pane tostato insieme ad un buon bicchiere di zibibbo fresco durante l’aperitivo.
Il piccolo bottone verde scuro oltre ad avere un sapore ricco e gustoso ha delle proprietà nutrizionali eccezionali.
È costituito prevalentemente da acqua e fibre che lo rendono un alimento poco calorico e diuretico (23 kcal ogni 100 gr).
Ricco di betacarotene e flavonoidi come la quercitina con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali che protegge l’organismo dall’invecchiamento precoce.
Inoltre, la Rutina, è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e di inibire l’aggregazione piastrinica favorendo così il microcircolo.
Ma non è tutto qui… vitamine e minerali apportano a chi lo consuma benefici per la pelle (idratazione e protezione), per il sistema immunitario e per lo stomaco (flautulenza).
Attenzione però alla presenza di sodio per chi soffre di ipertensione.
Se conservati sotto sale (miglior metodo di conservazione) i capperi vanno prima sciaquati per togliere i residui di sale e tenuti a bagno per circa 20 minuti.
Per il loro gusto deciso ed aromatico si abbinano a primi, secondi e… Dolci… Avete mai provato il gelato di cioccolato fondente e capperi? No? Non vi resta che venire a Pantelleria!!!